Il tempismo della Roma non è stato dei più felici, se è vero che ha comprato Radja Nainggolan alla vigilia di Cagliari – Juve (favorendo dunque la capolista che contro i sardi avrà un pensiero in meno); battute a parte, l’acquisto del belga appare una bella mossa per rinforzare un già positivo centrocampo che rimarrà orfano di Bradley ma guadagna muscoli e polmoni che di sicuro gli garantirà l’ex Piacenza. Il problema, se così si può chiamare, è che la mediana giallorossa è già rodata e in forma, tanto che qualcuno ha definito Nainggolan “la riserva più pagata al mondo“. Nella conferenza stampa di presentazione, all’indomani dei primi 69 minuti (e un cartellino giallo) con i suoi nuovi compagni (nel match di Coppa Italia vinto ieri dai capitolini per 1-0 contro la Samp), il numero 44 della Roma ha mostrato la stessa determinazione e carattere che sfodera sul rettangolo verde:
“Sono scelte che farà l’allenatore, sono convinto delle mie qualità, sono un lottatore e cercherò di mettere in difficoltà l’allenatore. Qui c’è più concorrenza e diventa più difficile giocare, ma credo di potermela giocare con tutti. Non è facile arrivare in un gruppo così ma cercherò di ritagliarmi il mio spazio. Se non gioco rischio di saltare il Mondiale? Ho sempre detto che l’importante è cosa il giocatore fa in campo, spero di avere più considerazione perché so di poterci stare. Sono convinto che facendo bene, avrò le mie possibilità”.
Minutaggio a parte, per Nainggolan l’esperienza a Roma sarà l’occasione per provare a vincere qualcosa, perché no sin da subito:
“Ho sempre dato il massimo in capo, poi ci sono piazze dove si può vincere e altre dove si hanno difficoltà. Sono convinto che questa squadra possa fare bene e mettere in difficoltà tante squadre. Cerco di dare il mio contributo e cerchiamo di vincere qualcosina. Penso alla Coppa Italia, ma anche allo Scudetto: siamo distanti 8 punti e c’è la partita qua. La Roma non potrà sbagliare più di tanto, ma finché la matematica dice che è possibile bisogna crederci”.
Una scelta, quella di sposare la causa romanista, fatta a cuor leggero perché dietro c’è un progetto valido e una società seria:
“La Roma mi cercava già lo scorso anno, il progetto dopo un anno deludente era importante, c’erano altre squadre ma penso che questo progetto sia il migliore per me e per questo ho scelto la Roma. Sicuramente è molto importante poter giocare per questa squadra, hanno investito su di me. Cerco di ripagare tutto, dimostrando con prestazioni in campo”.
Nainggolan chiude con un pensiero, immancabile, al Cagliari (che aveva già ringraziato con una bella lettera):
“Ringrazio il Cagliari, sono quattro anni che ho vissuto lì facendo tante amicizie, mi sono sposato lì. Una parte della mia vita rimarrà sempre lì. Porterò tutto dentro di me per farmi forza e dare il massimo qua per crescere ancora”.
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